E’ in dirittura d’arrivo l’anagrafe nazionale degli animali di affezione che permetterà di tracciare gli animali da compagnia su tutto il territorio italiano, superando quindi i limiti delle anagrafi territoriali.
L’anagrafe permette di registrare cani, gatti e furetti identificati attraverso il numero di microchip.
Per il momento, si ricorda che solo la registrazione dei cani nelle banche dati regionali è obbligatoria, come previsto dalla legge n. 281 del 1991 (Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo) e successivamente più dettagliatamente chiarito nella sua procedura da ordinanze ministeriali. L’obbligo è stato poi sancito dall’Accordo 24 gennaio 2013.
A tale proposito, l’iscrizione deve essere effettuata entro i due mesi di vita del cane o comunque entro trenta giorni da quando se ne è entrati in possesso. Al cane viene applicato un microchip (ovvero una piccolissima capsula che contiene un codice magnetico, impiantato con una semplice puntura sottocutanea) che, in caso di smarrimento, consente attraverso un lettore di rintracciare immediatamente il proprietario.
Chiunque ometta di iscrivere il proprio cane all’anagrafe canina entro i termini di cui sopra è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria.
È possibile fare l’iscrizione presso la Asl e in caso di variazione di residenza/domicilio o passaggio di proprietà è obbligatorio segnalarlo all’anagrafe. In quest’ultimo caso, la cessione deve essere comunicata entro 15 giorni e, qualora ciò non dovesse avvenire, il primo proprietario/intestatario risulterà sempre responsabile dell’animale.
Con la nuova anagrafe nazionale la registrazione sarà obbligatoria anche per i gatti mentre, ad oggi, è obbligatoria per gatti e furetti qualora si debbano portare all’estero (il passaporto dell’animale viene rilasciato esclusivamente se lo stesso risulta iscritto all’anagrafe) o qualora siano oggetto di vendita o cessione a qualsiasi titolo.
Si tratta di un passo avanti davvero importante per i nostri animali d’affezione perchè, oltre ad essere uno strumento utile per prevenire gli abbandoni, rendere più facile la restituzione dell’animale alla sua famiglia.