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Si conclude anche questo non facile 2016, carico di eventi significativi per l’Europa e per il mondo. Molta razionalità, in un mix di disponibilità e fermezza, sarà richiesta nel nuovo anno che,per le scadenze che lo caratterizzano, potrà segnare un intero ciclo storico. Credo e mi auguro in termini positivi.
Per quanto riguarda i nostri compiti, limitati ma importanti, voglio innanzitutto ringraziare il lavoro del Corpo Consolare genovese e del suo attuale Decano, il Console di Tunisia Ben Soltana, che ha ulteriormente sviluppato il contatto tra i molti Paesi autorevolmente rappresentati a Genova ed ha avviato un percorso informativo rivolto alla Città per meglio cogliere le sinergie positive che possono svilupparsi e che sono ad oggi solo parzialmente espresse.
Il Consolato Onorario di Ungheria collabora con entusiasmo su questa linea in piena sintonia con l’Ambasciata e col Console Generale di Milano, Sign.raTimaffy che ci ha onorati della Sua presenza ai principali eventi organizzati in collaborazione con le Associazioni Culturali Liguria-Ungheria ed Eventi d’Amare.
Un grazie anche al Comune di Genova, alla Città Metropolitana e al Comune di Savona per il supporto che hanno voluto garantire alle nostre iniziative.
In proposito, desidero ricordare le principali tra esse:
- L’Evento, in maggio, sulle acque termali e la farmacopea naturale realizzato presso l’Auditorium di Assoindustria Genova,
- La mostra di artisti Liguri a Budapest realizzata dal 14 giugno al 10 luglio,
- La mostra, in novembre, di artisti Liguri e Ungheresi nella splendida cornice del Priamar a Savona,
- Il concerto di Natale in omaggio al grande musicista Bela Viktor Janos Bartok e,naturalmente,
- L’Evento celebrativo del 60° anniversario della rivoluzione Ungherese de ’56 cui ha partecipato il nostro Console Generale Sign.raTimaffy e che è stata occasione straordinaria per ricordare una vicenda che ha segnato la storia del nostro tempo, vicenda molto prossima alla nascita della Comunità Europea in Roma nel ’57 e sempre più preziosa per aiutare i cittadini europei a comprendere le ragioni profonde e vitali del loro stare insieme,oggi più che mai, in difesa dei valori comuni dei popoli europei e non solo nel nome delle,pur fondamentali, regole economiche che a tali valori comuni devono ispirarsi affinché i sacrifici necessari abbiano un senso condiviso dalle persone.
Continueremo in questo lavoro, convinti che ne valga profondamente la pena sapendo di non dover essere ansiosi per il futuro se avremo la consapevolezza di aver fatto oggi le cose giuste per dargli forma.
Auguri a tutti!
Il Console Onorario di Ungheria
Avv. Giuseppe M.Giacomini
