Categorie: Diritto Penale

Due progetti strategici in linea con il processo di aggiornamento che sempre più deve caratterizzare il metodo di lavoro degli Avvocati
Data: 13 Mag 2015
Autore: Giuseppe Giacomini

Two strategic projects in accordance with the continuous  process of updating more and more required to the Lawyers: Quality Certification and EU-International approach for the crimes in the economic area

Dopo un percorso che ci ha impegnato fortemente nell’ultimo anno ,sono in grado di annunciare che il nostro Studio,nell’ambito della preziosa collaborazione con ASLA,ha portato a compimento due importanti progetti strategici, coerenti col percorso innovativo che deve caratterizzare la costante apertura ed evoluzione della professione legale in ogni campo. Sia sul piano organizzativo/strutturale,sia sul piano della formazione specialistica.

Il primo progetto riguarda la certificazione di qualità degli Studi legali,ideata da un team ASLA/RINA, che vedrà il nostro quale primo Studio “campione” certificato con questo nuovo strumento di verifica pensato espressamente per il nostro settore al fine di garantire la clientela, non solo nazionale, sia sulla qualità del lavoro svolto,sia sulla condivisione di principi organizzativi ed etici fondamentali per lo standard professionale che una clientela avveduta ha diritto di richiedere e trovare sul mercato di servizi qualificati e fiduciari quali certamente sono i servizi legali.

Ma su questo progetto torneremo in dettaglio al momento della sua ormai prossima presentazione ufficiale.

Quanto al secondo progetto, ormai concluso, la presentazione avrà luogo in Milano il 15 giugno p.v.alle ore 15 in occasione di un evento che si terrà presso la Sala Valente (Via Freguglia 14) con la partecipazione dell’Ordine degli Avvocati e della Camera Penale di Milano, cui interverranno autorevoli relatori ad illustrazione dell’opera su “Diritto Penale dell’economia,dell’Unione Europea e transnazionale” edita da “La Tribuna” e frutto del lavoro di squadra del team ASLA sul tema, che ho avuto l’onore di coordinare.La locandina è allegata a questo numero della nostra Newsletter

L’idea  è nata in seno ad ASLA grazie al continuo e fruttuoso scambio di esperienze professionali innovative e transnazionali che caratterizzano la vocazione di questa associazione che, ad oggi, raggruppa oltre 100 tra i principali studi professionali di avvocati strutturati in forma associativa o societaria per un numero complessivo di circa 8000 legali.

Non tutti questi studi hanno grande dimensione,almeno secondo gli standard internazionali, ma tutti si pongono l’obiettivo di aprirsi al mondo e di conoscere e gestire i profondi cambiamenti che caratterizzano il nostro tempo attraverso un aggiornamento continuo,non solo tecnico-giuridico ma anche della qualità gestionale.

Taluni sono specialistici, taluni multidisciplinari, ma quanto alla utenza di riferimento,tutti hanno una forte componente di clientela imprenditoriale e sono pertanto attenti ai profili che attengono i fenomeni economici, gli aspetti transnazionali ed il loro impatto interdisciplinare con le problematiche legali.

La prospettiva dell’analisi del caso è dunque,per definizione, di tipo strategico in ogni singolo approccio professionale, consapevoli che anche la questione che si presenta in termini strettamente specialistici ,ad esempio di natura societaria, spesso impone una disamina “comparata”, capace di valutare le eventuali implicazioni fiscali,amministrative, lavoristiche e,sempre più, penali,oltre che del diritto europeo e delle normative transnazionali.

Da queste considerazioni di fondo nasce questo lavoro realizzato dal “team penale”di ASLA che, fra l’altro, constatava come,ancora oggi, permanga nella cultura di molti studi l’idea che la materia penale sia a sé stante, difficilmente armonizzabile all’interno di strutture legali prevalentemente votate alle materie civilistiche ed amministrative, prevalentemente rivolta a soddisfare le esigenze di una clientela individuale con caratteristiche “particolari”.

Nulla di più sbagliato,non solo da oggi, in questo approccio comunque datatissimo. La materia penale infatti presenta profili ormai assolutamente invasivi e,spesso,propedeutici all’analisi non penalistica di una problematica legale individuale e,a maggior ragione, imprenditoriale.

L’evoluzione socio-economica di una comunità,d’altronde, è rappresentata anche dal fatto che ai reati “naturali”di lombrosiana memoria, si accompagnino i reati “tecnici” connessi,solo a titolo esemplificativo, alla normativa sulla responsabilità delle persone giuridiche (L.231/01), agli illeciti societari,fiscali,ambientali ed in materia di sicurezza delle condizioni di lavoro. Tutte cose che in un contesto non,o poco, sviluppato appaiono assenti o marginali.

Il diritto penale dell’economia,dunque,in una società sviluppata, deve essere visto  in termini di essenzialità, sia in chiave preventiva e sinergica rispetto alle strategie generali da attuare in previsione di un’azione economicamente rilevante, sia, se si intervenga a posteriori nell’ambito di un processo,in termini difensivi ove ,sempre più spesso, sono richieste al penalista competenze extrapenali e capacità di lavorare in team con altri esperti, legali e non solo.

Altro aspetto importante di stimolo che questo lavoro intende promuovere, è l’attenzione imposta ai profili di diritto UE e transnazionali che gli avvocati,anche penalisti, sempre più debbono considerare decisivi nelle scelte consulenziali o difensive che sono richiesti di valutare.

La prevalenza del diritto UE opera anche in ambito penale e la non lontana istituzione della Procura Europea, competente sui reati definibili come “Federali”, apre prospettive inedite ed estremamente ravvicinate di portata davvero rivoluzionaria.

Da ultimo, stante l’attenzione particolare che ASLA dedica al futuro della professione ed alla sua qualità, non poteva non mancare un pensiero rivolto ai laureandi ed ai giovani avvocati.

Questa è un’opera scritta da avvocati e rivolta agli avvocati. Ma anche e soprattutto ai giovani dell’ultimo semestre pre-laurea ai quali la recente riforma dell’Ordinamento professionale consente di utilizzare tale periodo nel computo dei 18 mesi di pratica effettiva richiesti per essere ammessi a sostenere l’esame di abilitazione.

Questo semestre è dunque un periodo di confine tra il percorso formativo universitario,che si conclude, e la realtà concreta del lavoro, che si avvicina. E’ un periodo nuovo, complesso e fondamentale, anche in termini culturali e caratteriali, nel corso del quale testare  in anticipo sé stessi di fronte all’imminente  momento del passaggio, per dirla banalmente, dalla teoria alla pratica.

L’ opera dunque,nella diversità degli argomenti trattati, ha molti denominatori comuni che la riconducono ad un fine unitario: offrire al lettore un approccio professionale a temi penali di grande attualità, tutti caratterizzati dal forte impatto sul mondo dell’economia e tutti connotati dalla rilevanza,talvolta decisiva, di profili del diritto UE e transnazionale. Offrire ai giovani laureandi, specie ove interessati al settore penale, una visione concreta ed innovativa del lavoro che li attende al di là di stereotipi davvero superati.

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