Categorie: Diritto Marittimo, Portualità e Trasporti

Il caso del Presidente della Autorità Portuale di Brindisi arriva alla Corte di Giustizia
Data: 17 Mag 2013
Autore: Serena Pagliosa

Can a foreign citizen be the President of the Italian Port Authorities ? The question goes to the Court of Justice of the European Union (see also newsletter C&G n. 3/2011).

 

Lo scorso 8 gennaio, davanti al Consiglio di Stato, si è tenuta l’udienza sulla questione relativa alla legittimità della nomina del Presidente dell’Autorità Portuale di Brindisi. Come già segnalato nella nostra newsletter (si rinvia in particolare alla n. 3 del 2011, pag. 3), la nomina del Presidente era stata impugnata davanti al TAR nel luglio 2011 da un aspirante a tale carica, il quale sosteneva che sussistesse una riserva a beneficio dei cittadini italiani per questa tipologia di incarico e che, pertanto, essendo (il nominato Presidente) un Professore di cittadinanza greca, non potesse essere abilitato a ricoprirlo.

 

Il TAR di Lecce, in primo grado, dopo aver accolto le ragioni del Presidente in sede di sospensiva (novembre 2011), aveva – nel merito – aderito alla tesi del ricorrente (con sentenza del giugno 2012). I Giudici di Palazzo Spada hanno però ribaltato la decisione.Con propria ordinanza resa in data 9.1.2013 il Consiglio di Stato ha infatti sospeso l’esecutività della sentenza del TAR di Lecce, reinsediando il Professore nelle sue funzioni di Presidente dell’Autorità Portuale e, quanto alle questioni interpretative dei profili di diritto comunitario, ha deliberato un rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia dell’Unione Europea, riservandosi la specifica formulazione di appositi “quesiti”, di cui siamo ancora in attesa.

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