Categorie: Diritto degli animali

Le fattorie del sangue – blood farms
Data: 18 Dic 2017
Autore: Manuela Giacomini

From 2015 to 2017, our client “Animal Welfare Foundation”, in collaboration with “Tierschutzbund Zürich” and “For The Animals Uruguay”, carried out investigations in Uruguay and Argentina about the production of blood serum from mares in so-called “blood farms”.

In particular, in these places the blood of thousands of pregnant mares is extracted without any regard for their welfare and health or the effects on their foal foetuses in order to sell the blood serum to European pharmaceutical companies like IDT Biologika, CEVA Santé Animale and HIPRA. From this serum, such pharmaceutical companies obtain the hormone Pregnant Mare’s Serum Gonadotropin (hereinafter PMSG), which is used by European farmers to induce and synchronise oestrus in pigs and other farm animals. It has to be noted that the injection of this hormone can cause problems to such animals as possible immunological and allergic reactions and it increases piglet mortality.

It is clear that all of this happens under conditions which would be in breach of welfare legislation across the EU, as the mares are almost abandoned on vast pastures and in forests, many are injured and left without veterinary care, sick or severely emaciated, which — together with the massive exploitation they undergo — often leads to their death.

Furthermore, in Germany there are seven synthetic drugs approved for use in pigs, which also stimulate and synchronise oestrus. These have none of the aversive side-effects of PMSG (larger litter sizes, induction of puberty, allergic reactions).

Finally, sows treated with PMSG and their piglets fuel the European pork meat market and, therefore, the European consumers do not have the opportunity to choose between meat produced with PMSG and meat produced without PMSG. In fact, no European law binds meat producers to make it clear on labels if the meat they sell was produced through the use of PMSG and, probably, if the European consumers knew about the above mentioned cruel production methods of PMSG, many would not eat that meat which is the fruit of mistreatment of animals.

For this reasons, we have filed a letter on behalf the animal welfare Associations, the German “Animal Welfare Foundation” and the Swiss “Tier Schutz Bundzurich”, to the European Commission (and for their information to the European Parliament, the Ministries of Agriculture and Health of the Member States, to the Veterinarians’ national professional Representation of the different Member States and to the most important consumers’ Associations of the Member States), in order to ask:

  • to evaluate the possibility of an import ban on PMSG;
  • to take into consideration to demand from meat producers a clear labelling on the meat produced through the use of PMSG and on the meat produced without PMSG.

Dal 2015 ad oggi, i nostri clienti di Animal Welfare Foundation e Tierschutzbund Zürich, in collaborazione con For The Animals Uruguay, hanno svolto delle indagini in Uruguay e in Argentina nelle cosiddette “blood farms” riguardo alla produzione di un siero che viene estratto dal sangue di cavalle incinte ed esportato in Europa per essere venduto a compagnie farmaceutiche come IDT Biologika, CEVA Santé Animale ed HIPRA.

In particolare, queste compagnie comprano il siero poiché da esso ottengono un ormone chiamato Pregnant Mare’s Serum Gonadotropin (PMSG), commercializzato anche in Italia con il nome di Ciclogonina, il quale viene iniettato dagli allevatori europei nelle scrofe per indurre e sincronizzare la fase dell’estro (cosiddetto “calore”) al fine di farle partorire tutte insieme più suinetti di quanti ne partorirebbero in natura.

Ciò, ovviamente, comporta un aumento della mortalità dei suinetti (come dimostrato da prove scientifiche) poiché le scrofe non hanno abbastanza latte per nutrirli tutti e, di conseguenza, alcuni muoiono a causa della malnutrizione o vengono uccisi. Le scrofe, d’altra parte, a causa della loro pubertà precoce indotta da PMSG, diventano sterili in breve tempo e vengono macellate prima del previsto. Infine, il PMSG può causare pericolose reazioni immunologiche e allergiche agli animali.

Oltre agli orribili effetti che questo ormone crea sugli animali europei, nelle blood farms in Uruguay e Argentina il sangue di migliaia di cavalle incinte viene estratto senza alcun riguardo per la loro salute e senza tenere conto delle conseguenze subite dai loro feti. A tal proposito, basti pensare che 100 grammi di PMSG valgono in circa $ 1.000.000 e, pertanto, è chiaro che l’unico interesse degli allevatori è quello di estrarre dalle cavalle più sangue possibile, senza badare al benessere degli animali.

Queste, infatti, vengono sistematicamente picchiate con bastoni e maltrattate, oltre al fatto che vengono loro prelevati fino a 10 litri di sangue una o due volte a settimana (le norme europee consentirebbero un’estrazione massima di 3375-4500 ml di sangue una volta al mese e con la supervisione di un veterinario) inserendo con violenza una cannula nella giugulare degli animali. Di conseguenza, gli animali soffrono di anemia, shock ipovolemico e indebolimento del sistema immunitario che possono portare a un’orribile morte prematura.

Inoltre, al fine di mantenere alta la produzione di PMSG, le cavalle vengono fatte abortire sistematicamente e manualmente, evitando così anche ulteriori spese che deriverebbero dalla nascita dei cavallini.

In media, una cavalla sopravvive a queste procedure da tre a quattro anni (i cavalli vivono in media 25-30 anni in condizioni normali), dopo di che è esausta e/o sterile e quindi mandata al macello (si consideri che loro carne potrebbe essere commercializzata anche in Europa).

E’ chiaro che questo tipo di maltrattamenti non è in linea con la normativa europea relativa alla tutela del benessere degli animali, né con la normativa nazionale degli Stati membri che punisce il maltrattamento e l’uccisione di animali. Tra l’altro, esistono alternative sintetiche disponibili per sincronizzare e indurre l’estro nelle scrofe, le quali non hanno effetti collaterali sugli animali europei ed eviterebbero le sofferenze patite dalle cavalle sudamericane.

Di conseguenza, Animal Welfare Foundation ci ha conferito mandato per presentare una lettera di denuncia alla Commissione europea (inviata per conoscenza anche al Parlamento europeo, ai Ministeri della Salute e dell’Agricoltura dei vari Stati membri e agli Ordini nazionali dei veterinari) al fine di chiedere di valutare la possibilità di vietare l’importazione in Europa di questo siero.

Purtroppo, dal momento che le cavalle si trovano in Stati terzi non abbiamo potuto citare la normativa europea a tutela del benessere animale, a partire dall’articolo 13 del TFUE, ma ci siamo basati sul fatto che l’importazione avviene in violazione dell’allegato XIV del Regolamento (UE) n. 142/2011, sulle norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano, il quale prevede che il sangue importato da equidi:

  • deve essere raccolto sotto la supervisione di un veterinario (che, come è evidente dalle indagini di Animal Welfare Foundation, non era presente in nessuna delle blood farm osservate);
  • deve essere raccolto in impianti riconosciuti e dotati di un numero di riconoscimento veterinario e controllati dall’autorità competente del paese terzo al fine della raccolta di sangue di equidi per la produzione di prodotti sanguigni destinati a usi diversi dall’alimentazione degli animali;
  • i prodotti sanguigni devono provenire da uno stabilimento o impianto autorizzato o riconosciuto dall’autorità competente del paese terzo.

Riguardo l’ultimo punto, tra l’altro, abbiamo sottolineato anche il fatto che vi è una società sita in Uruguay che da anni esporta in Francia il PMSG sebbene non abbia l’autorizzazione a farlo. L’azienda, infatti, non è elencata in nessun elenco di stabilimenti autorizzati e, pertanto, esporta illegalmente PMSG in Europa per un valore mensile fino a 2 milioni di dollari USA.

Infine, abbiamo riscontrato che è impossibile per i consumatori europei scegliere di non sostenere un simile sistema di abuso e maltrattamento degli animali dal momento che nessuna legge europea vincola i produttori di carne a porre sulle proprie etichette l’avviso che il prodotto che vendono è stato realizzato attraverso l’uso di PMSG.

Per questo motivo, alla luce dell’Eurobarometro del 2016 sul benessere animale che dimostra che il 57% degli europei ritiene che il benessere degli animali da allevamento sia “molto importante” e l’82% degli europei ritiene che il benessere degli animali da allevamento dovrebbe essere migliorato, poiché i consumatori hanno diritto di essere informati su un argomento così rilevante, abbiamo chiesto alla Commissione europea di prendere in considerazione la possibilità di imporre ai produttori di carne un’etichettatura chiara sulla carne prodotta attraverso l’uso di PMSG e sulla carne prodotta senza PMSG.

Tale richiesta è stata inoltrata anche alle maggiori associazioni di protezione dei consumatori in tutti gli Stati membri in modo che esse possano attivarsi al fine di proteggere gli interessi dei consumatori tramite campagne di informazione.

Come di consueto, vi terremo aggiornati sugli sviluppi auspicandoci che le Istituzione europee replichino quanto fatto in passato quando imposero, con l’emanazione del Regolamento n. 1007/2009, il divieto di commercio di prodotti derivati dalle foche, dimostrando effettivamente di guardare al benessere degli animali come a una delle questioni etiche di massima importanza per la società contemporanea.

Seguici sui Social

Iscriviti alla Newsletter

Genova, it

Indirizzo
Viale Padre Santo 5/11B
Genova, Italia 16123
Contatti
T. +39 010 83 15 280
F. +39 010 83 15 285
segreteria@contegiacomini.net

Milano, it

Indirizzo
Via Sant'Andrea 3
Milano, Italia 20121

Roma, it

Indirizzo
Via del Babuino 51
Roma, Italia 00187