La Corte di Cassazione è tornata recentemente a pronunciarsi in materia di risarcibilità del danno da distorsione del rachide cervicale (meglio noto come “colpo di frusta”) nell’ipotesi in cui questo non sia suscettibile di “accertamento clinico strumentale obiettivo”, così come previsto dal Codice delle assicurazioni private.
In proposito, la Suprema Corte ha precisato che l’accertamento clinico strumentale obiettivo (come, ad esempio, una radiografia) non potrà ritenersi l’unico mezzo probatorio che consenta di riconoscere tale lesione a fini risarcitori, a meno che non si tratti di una patologia – difficilmente verificabile sulla base della sola visita del medico legale – che sia suscettibile di riscontro oggettivo soltanto attraverso l’esame clinico strumentale (vds. Cass. Civ., Sez. III, Sent., 19/01/2018, n. 1272).