In December 2013, the law firm Conte & Giacomini, in the interest of ENPA, one of the oldest and most important Italian animal welfare organizations, submitted to the European Commission and the European Parliament a complaint against the Kingdom of Spain regarding bullfighting.
Although the Commission ignored the complaint stating that it did not intend to proceed, the European Parliament, instead, was of a different opinion. In particular, it recently approved an amendment to the 2016 EU budget providing that it is forbidden to use funds from the EU common agricultural policy or any other line of European funding for that matter, to support economic activities that involve the death of the bull, thus relying on the legal arguments that were dealt with in our complaint.
Il Parlamento europeo con 438 sì, 199 no e 50 astensioni ha recentemente approvato un emendamento al bilancio 2016 che prevede “che non si debbano utilizzare fondi della politica agricola comune (PAC) né di qualsiasi altra linea di finanziamento europeo per sostenere economicamente attività taurine che implichino la morte del toro” poiché tale “finanziamento costituisce una chiara violazione della Convenzione europea sulla protezione degli animali da allevamento”, che prevede che gli animali “non debbano soffrire dolore, lesioni, paura o ansia”.
Esattamente su questo argomento, nel dicembre 2013, lo Studio Legale Conte & Giacomini, nell’interesse dell’ENPA, una delle più antiche e importanti associazioni animaliste italiane, aveva inoltrato alla Commissione europea ed al Parlamento europeo una denuncia contro il Regno di Spagna proprio con riferimento alla corrida. Da un dettagliato esame della normativa comunitaria e di quella del Regno di Spagna, emergeva infatti che gli allevamenti dei tori da combattimento destinati alla corrida erano finanziati con fondi agricoli europei erogati nell’ambito della PAC sotto forma di aiuti per l’agricoltura.
Sul punto, in estrema sintesi, è bene ricordare che tali aiuti erogati in favore della Spagna ammontano a circa 240 Euro per ettaro.
Tali risorse che debbono essere destinate al sostegno diretto dell’agricoltura andavano, al contrario, ad alimentare il ben diverso business della tauromachia poiché gli allevatori spagnoli omettevano di specificare quale fosse la destinazione finale dei tori da essi allevati.
E’ bene sottolineare che questa omissione era certamente “dolosa” poiché il Real Decreto 145/1996, istituisce presso il Ministero della Giustizia e dell’Interno uno speciale registro nel quale sono obbligatoriamente iscritti gli allevamenti che forniscono tori da combattimento per la corrida.
Nella denuncia presentata per conto dell’ENPA il punto veniva fortemente evidenziato essendo questo lo strumento a disposizione della Commissione per accertare la natura e l’entità dell’abuso nell’accesso ai fondi PAC.
Va detto a questo punto che, la Commissione aveva sostanzialmente ignorato la denuncia comunicando allo studio Conte & Giacomini che non era sua intenzione procedere.
E’ quindi con ancor più grande soddisfazione apprendere oggi che il Parlamento europeo non è stato della stessa opinione.
Gli argomenti sulla base dei quali il Parlamento europeo ha approvato l’emendamento al bilancio 2016 di cui si è detto in apertura, è infatti basato sugli argomenti di diritto che la denuncia aveva affrontato e sviluppato.
Per completezza aggiungiamo che, essendo stata la denuncia inoltrata per conoscenza anche all’Unesco nanti alla quale pendeva una domanda della Spagna affinchè la corrida fosse inserita nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità, l’Unesco aveva dato formale risposta assicurando che tale domanda non sarebbe stata accolta.
Categorie: Diritto Unione Europea e Antitrust
Stop ai finanziamenti europei a favore della corridaData: 23 Dic 2015
Autore: Manuela Giacomini
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