On December 16th 2021, the Italian Chamber of Deputies voted and approved an amendment introducing a ban on the selective culling of male chicks by the end of 2026. This result has been achieved thanks to the lobbying activity by Animal Equality, which for more than a year and a half has worked to achieve this goal, with a little help from our Law Firm that makes us very proud indeed.
Il 16 dicembre 2021 potrebbe rappresentare una data storica per la vita di quasi 40 milioni di pulcini maschi all’anno.
In questa data, infatti, la Camera dei deputati ha votato e approvato un emendamento presentato dall’onorevole Francesca Galizia, capogruppo del MoVimento 5 stelle in commissione Politiche UE, che introduce, entro la fine del 2026, il divieto di abbattimento selettivo dei pulcini maschi.
Tale risultato è stato raggiunto grazie all’attività di lobbying nei confronti delle Istituzioni e delle aziende da parte dell’associazione Animal Equality, che per più di un anno e mezzo ha lavorato per raggiungere questo obiettivo, con un piccolo aiuto anche da parte del nostro Studio Legale che ci rende davvero molto fieri.
Inoltre, grazie al loro lavoro è stata implementata in Italia la prima macchina per il sessaggio in-ovo, che permette di riconoscere il sesso dei pulcini allo stato embrionale evitando quindi di fare nascere un animale considerato «scarto» nella filiera di produzione delle uova e pertanto destinato all’abbattimento selettivo, in collaborazione con Coop e l’associazione di categoria dei produttori di uova Assoavi (che per prime si sono impegnate a introdurre le tecnologie in-ovo sexing) e già dal 2022 sarà possibile risparmiare la vita di 5 milioni di pulcini ogni anno.
Nell’industria delle uova i pulcini maschi sono considerati scarti per la produzione e non esseri senzienti, in quanto non sono in grado di deporre le uova né possono essere impiegati per la carne, perché appartengono a specie diverse dai più comuni polli broiler utilizzati dall’industria alimentare. Per questo motivo ogni anno, in Italia, vengono uccisi tra i 25 e i 40 milioni di pulcini maschi attraverso triturazione o soffocamento da vivi, entro le prime 24 ore dalla nascita e senza l’utilizzo di tecniche di stordimento.
Una situazione che al giorno d’oggi non può essere certamente considerata accettabile e legale, stante anche l’art. 13 del Trattato di Lisbona che riconosce espressamente gli animali quali esseri senzienti e quindi capaci di provare emozioni incluso il dolore sia fisico che psicologico.
Già nel 2020 Animal Equality aveva lanciato una campagna firmata da oltre 100mila persone proprio per chiedere a Governo e industria di porre fine a questa situazione terribile e Assoavi si era subito dichiarata favorevole all’introduzione di tecnologie in-ovo sexing in grado di evitare l’abbattimento dei pulcini maschi.
Il prossimo passaggio sarà in Senato all’inizio dell’anno prossimo e se sarà confermata la volontà di imporre questo divieto, l’Italia sarà il terzo paese in Europa, dopo Francia e Germania, a mettere fine a questa pratica davvero cruenta che non ha più ragione né giustificazione di esistere.